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Schiattarella | Reset

Non è difficile, ti ripeti. Ormai, conosci la procedura. Come si dice? Puoi compierla ad occhi chiusi. Premi il pulsante di “Avvio”. Dopo sessant’anni di duro, instancabile e costante lavoro -tranquilla!- non pecchi di modestia se ti definisci un’esperta, un tecnico specializzato. In principio, la macchina non rispondeva ai tuoi comandi, hai dovuto studiarla, comprenderla e, giorno dopo giorno, passo dopo passo, avete cominciato a conoscervi. Dopo qualche mese, hai scoperto tutte le sue potenzialità. La più affascinante? Il linguaggio: solo 25 lettere, ma infinite combinazioni possibili e altrettanti significati nascosti. Certo, il modello HS ha richiesto un notevole sforzo, in termini di programmazione, ma, per fortuna, a te è giunta l’ultima versione, la HS1900. Almeno così ti avevano detto, ultima versione fino a un nuovo aggiornamento. Non sei mai stata un’illusa. Sognatrice, sì. Ma non un’illusa. Hai sempre saputo che il tuo modello non era perfetto, ma almeno ti avevano assicurato che la garanzia avrebbe superato ogni aspettativa e l’assistenza davvero senza precedenti. E tu ci hai creduto. Dovevi crederci. Cosa avresti potuto fare? Su questo punto, non c’era stato margine di trattativa: restituzione o sostituzione, non previste. Ecco, di nuovo, quella luce lampeggiante sullo schermo. Sei certa che voglia dirti qualcosa, ma cosa? Forse, è quel file che credevi perso? Quello con il quale -ne sei sempre stata sicura- avresti potuto provare a tuo padre che non eri solo una femmina di specie umana -per giunta, l’ultima di sei figli- che non aveva nulla da dimostrare, se non l’essere una buona madre e moglie.

Cosa c’era in quel file? E chi può dirlo. Alla fine sei diventata proprio una buona moglie e una buona madre, un po’ perché è più semplice “settarsi” -è così che dicono i tuoi figli?- sui software altrui, soprattutto se vivamente consigliati; un po’ perché, in fin dei conti, l’upgrade “moglie e madre” non ti dispiaceva: eri decisa a far meglio di chi ti aveva configurato solo in quel modo. Sarebbe stato il tuo riscatto. Lo è stato, ma avevi sottovalutato “bachi di sistema” e “termini di scadenza”.

Cosa sono i bachi di sistema? Anomalie non calcolate, in grado di generare un comportamento inatteso, spesso errato, in ogni caso, molto diverso da quello che i programmatori avevano intenzione di creare. In una sola parola: figli. Per quanto tu ti sforzi di organizzare la loro vita, questa sfugge irrimediabilmente alla tua mania di pianificazione per, poi, un giorno, non richiedere più la tua costante supervisione lasciandoti sola con il tuo modello HS1900, ormai obsoleto. Provi a riconfigurarlo e ti stupisci per le molteplici applicazioni a disposizione: cantante, commessa, impiegata, studentessa, insegnante, imprenditrice…pittrice…scrittrice…Ah, quanto ti sarebbe piaciuto scrivere. Scopri che puoi farlo e -sorpresa!- c’è una grande novità: non è necessario scegliere una sola versione, il nuovo aggiornamento prevede la “simultaneità”. La conquista è talmente grande che non ti accorgi dei primi segnali che dovrebbero farti cogliere alcuni deficit nel sistema centrale: un piccolo tremore al cursore, cartelle inspiegabilmente vuote, standby improvvisi. Fai partire l’antivirus, chiami il supporto -quello ti era stato garantito!- ti rechi anche in assistenza. E poi, è successo, un corto circuito di…17 secondi. Di-ci-as-set-te se-con-di, hanno detto i tecnici. E tu, non fai altro che pensare a quel file? Doveva contenere qualcosa di importante, vorresti permettere loro -ai tecnici- di trovarlo. Ma dov’è? Peccato che tu non possa accedervi, ora. Avresti tanto da raccontare ancora. Se solo riuscissi a premere il tasto “Reset”.

 


Foto di Tom Grünbauer

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