Nella campagna salentina, a pochi chilometri da Lecce, in una zona conosciuta per il suo paesaggio di affascinanti cave naturali, sorge una tenuta di campagna circondata da ulivi, vigneti, querce, pini ed eucalipti. Si chiama “zero spaccato”. Per raggiungerla bisogna attraversare un’antica contrada, entrare in una strada sterrata e proseguire fino al grande cancello che si affaccia sulla casa. Qui vive il regista, musicista e scrittore Paolo De Falco, che negli anni ha fatto dell’abitazione un vero e proprio centro di ricerca, laboratoriale e simbolico, dove la confluenza tra i convitati e la pluralità delle arti si è incarnata in un dialogo profondo e in un processo di relazioni che si sviluppano dentro un tempo naturale, scandito dal mutare delle stagioni, non pressato da quelle logiche produttive troppo spesso alterate o distorte dalle logiche istituzionali.
A partire da questa primavera e fino all’inverno 2022, zero spaccato prova a dare un’impronta di ulteriore sensualità all’esperienza dello stare insieme proponendo a studiosi, artisti, cultori del silenzio e della bellezza, turisti e camminatori, una serie di giornate in cui risiedere nella tenuta in veste di visitatori nomadi o stanziali, vivendo la naturalezza del paesaggio e l’immersione in una profonda dimensione esplorativa sia “interna” sia “esterna”. Dai luoghi che offre il magico possedimento rurale, con il suo anfiteatro naturale e i campi di ulivi, l’orto biologico e lo spiazzo degli animali che scorrazzano liberi, fino alle ville antiche, le masserie didattiche o quelle cave ancestrali di cui è costellato il territorio limitrofo, in un infittirsi di sentieri e percorsi che preludono al mare, alle marine di Porto Cesareo e di tutta la meravigliosa costa salentina, con quella libertà dello sguardo che sono in grado di evocare.
Chi vorrà, potrà sostare a zero spaccato e vivere una o più settimane in un contesto di incontro, dove le parole chiave appaiono essere “insieme” e “liberazione”. Insieme, per dare voce e corpo al coro di un’esperienza di convivenza che sia intensa voglia di scambiarsi le proprie inclinazioni e le proprie passioni (condividendo il tempo della lettura, dell’ascolto, della scrittura, del teatro, del cinema, della musica, della danza, delle escursioni); liberazione, come percorso di ricreazione di un tempo “perso” in cui i ritmi siano scanditi dalla sensualità delle ore illanguidite da un sentire comune e lento.
Un sentire, aggiunge Paolo, che si libera dalle competizioni, lasciando che i corpi e le menti, le anime, si contagino, provino a progettare insieme. A creare. E lo facciano dentro una prospettiva multidisciplinare e sensibile che egli proverà a suggerire, cercando di essere un custode di questa possibilità, di questa ricchezza, una sorta di guida in ascolto, di sentinella che protegge la concentrazione interiore e l’ascolto dell’esterno.
La tenuta zero spaccato dunque si definisce come luogo proteso, in azione e vocazione; non mira alla semplicistica distrazione turistica, anzi offre, pur nell’agio di un soggiorno spensierato e amicale, la possibilità di partecipare del territorio e dei suoi naturali respiri, indicando la strada per sentirne i ritmi, i segreti e gli inattuali vincoli, alla luce di uno o più nuovi modi di intendere e leggere la vita, lontani dalla provvisorietà delle parole e delle esperienze scontate.

C.S.

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THE CONCEPT: