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Criniti | Tutto scorre

“Alle spalle dell’istante della certezza intuitiva (la visione) e del tempo lineare e articolato della comprensione, il soggetto è prima di tutto segnato da un battimento singolare, quello del proprio sguardo che ne fa un Due non senza farne anche un Uno. La pulsione indica il luogo liminare di tale ritmicità originaria, tra il corpo e la parola. Essa non può essere detta, nondimeno ha nel dire la causa che zonizza la sua carne. Io vedo con gli occhi, mi inganno con la parola, dubito. Ma il soggetto inconscio in me guarda e gode, sempre.
Chi mi garantisce, allora, di fronte allo spettacolo del mondo? Non c’è garanzia alcuna, non c’è altro dell’altro: resta l’atto che decide di aprire una breccia tra le due muraglie dell’impossibile. L’atto che dischiude quella certezza paradossale e contro-intuitiva che l’articolazione logica com’anche l’intuizione empirica tendono altrimenti a cancellare. Sono là dove non penso, guardo là dove non vedo – socchiudere le palpebre per risvegliarsi al reale, questa, forse, la via per una possibile etica dell’aisthesis, questo forse un modo per ridestarsi dall’incubo cartesiano. Si tratta, nonostante tutto, di guardare bene. Perché, a ben guardare, le cose possono essere molto diverse da come le vediamo.”

 

Testo di Matteo Bonazzi | “Il battito e la pulsione”. Tratto da: Il terzo occhio di Lacan. Dal dubbio alla certezza.
Pubblicato sulla rivista di ricerca letteraria ANTEREM (Dicembre 2006, anno XXXII, n° 73), Anterem Edizioni.

 


Illustrazione di: Chiara Criniti | “Tutto scorre” | Tecnica mista e collage su vecchio lenzuolo di recupero | 130 x 220 cm (circa) | 2023 | @chiaracriniti

 

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